In due, un uomo ed una donna si fermano in un bar.
Utilizzano le pagine bianche, e cominciano a fare una serie di telefonate.
Alla fine trovano una signora 80enne che vive sola in casa.
L’uomo si spaccia per il nipote. Le dice di trovarsi nei guai. Che ha assolutamente bisogno di alcuni documenti che di li a, poco verranno a consegnare a casa della donna. C’è però da pagare due mila euro. La nonnina dice di avere a disposizione solo 200 euro.
Allora il finto nipote, sempre al telefono, le consiglia di consegnare anche qualche monile in oro.
Di li a poco arriva la postina (la complice), le consegna il pacco e prende i soldi ed oro. Poi va via. L’anziana apre il pacco e trova solo fogli bianchi.
Capisce che è stata truffata e si rivolge alla polizia. A questo punto scattano le ricerche. Siamo a Cassino.
I furfanti hanno già imboccato l’autostrada quando sono stati rintracciati da una pattuglia della stradale. L’uomo, un trentasettenne residente a Napoli, messo alle strette, alla fine confessa.
È stato lui, insieme alla cugina a mettere in atto la truffa. Per entrambi scatta l’arresto.
La polizia recupera la refurtiva e la consegna alla donna (in foto). Tra i vari oggetti in oro ci sono anche le sue fedi nuziali che la finta postina aveva nascosto dentro le scarpe.
La Polizia di Stato invita tutti i cittadini a sensibilizzare i nostri anziani su questo tipo di truffe: “rendiamoli consapevoli e cerchiamo di proteggerli dai malintenzionati che non si fanno alcuno scrupolo di fronte alla loro fragilità, della quale invece approfittano”.
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