All’imputato si contesta l’irregolarità del guardrail che non ha impedito il volo dal cavalcavia dell’auto del 58enne di Villa S. Lucia
Ha chiesto e ottenuto il rito abbreviato il direttore del consorzio Asi di Frosinone.
Il 55enne Claudio Ferracci era stato rinviato a giudizio per la morte di Antonello Gerilli (in foto).
Quest’ultimo ha
sbandato con l’auto mentre era sul cavalca-ferrovia di Piedimonte san Germano. Il guard rail non ha tenuto all’urto e lui è precipitato da oltre dieci metri. L’incidente mortale è avvenuto il 27 ottobre del 2019.
I familiari si sono rivolti allo Studio3A e grazie alle perizie tecniche è stato riconosciuto come al guard rail mancavano una serie di bulloni di fissaggio. Il tratto stradale quindi risultava pericoloso da tempo.
Di qui la richiesta di rinvio a giudizio del direttore dell’Asi (ente proprietaria dell’area).
Per la morte del 58enne era stato indagato anche il sindaco di Piedimonte (posizione poi archiviata). Il direttore dell’Asi ha invece chiesto ed ottenuto il rito abbreviato.
Il dibattimento è stato quindi rinviato al 22 marzo 2022 per la discussione.
Per Ferracci sarebbe il Comune ad aver avuto in carico il cavalcavia e ad essere quindi responsabile dell’incidente, ribandendo la sua totale estraneità.
Proprio a fronte di questo “scaricabarile”, i familiari della vittima stanno per intraprendere una causa civile essendo sin qui rimaste prive di riscontro, nonostante le conclusioni delle indagini preliminari, le richieste di risarcimento formulate da Studio3A per conto dei propri assistiti nei confronti del Consorzio e della sua compagnia di assicurazione, Generali.
Ulteriore motivo di amarezza per i congiunti della vittima.
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