Botte, insulti e sputi alla moglie, una donna di 48 anni madre di due figli ancora adolescenti.
S. A. un operaio di 48 anni residente nel capoluogo ciociaro è indagato per i reati di lesioni personali e maltrattamenti.
A conclusione delle indagini, nei giorni scorsi, il pubblico ministero Rossella Ricca ha chiesto il suo rinvio a giudizio.
I fatti risalgono al luglio del 2020, quando l'uomo, sotto l'effetto di sostanze stupefacenti e alcoliche, rientrando a casa, aveva iniziato a colpire la donna con calci e pugni, arrivando a sputarle in faccia ed etichettandola come una poco di buono e dicendole che le avrebbe spezzato le gambe.
Ma a quel punto, allertato dai vicini di casa che avevano udito le urla, erano intervenuti i carabinieri che avevano verbalizzato l'accaduto, facendo scattare la denuncia. I medici del nosocomio frusinate, dove la donna era stata ricoverata, avevano stilato una prognosi di 7 giorni.
Ma quella era stata soltanto l'ultima delle tante aggressioni subite. L'indagato sarà difeso dall'avvocato Luca Solli.
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