Rivolta in carcere, tutti prosciolti.
Il gup del tribunale di Frosinone ha deciso per il non luogo a procedere.
Ventuno le persone che erano finite davanti al giudice per le udienze preliminari.
Tra queste anche quattro ciociari. Gli avvocati del collegio difensivo (Antonio Ceccani, Marco Maietta e Luigi Tozzi) hanno sostenuto che la contestazione era generica e poi sarebbe stato violato il principio di legalità in quanto non era stata specificata la condotta di ogni singolo imputato.
Da qui la decisione del gup per il non luogo a procedere. La vicenda risale al primo lockdown del marzo 2020 quando, a causa del coronavirus, la dirigenza del carcere aveva deciso di sospendere gli incontri con i familiari dei detenuti.
Ma questa decisione aveva scatenato una vera e propria sommossa. Un centinaio di carcerati avevano appiccato il fuoco ai materassi divelto le finestre e tutto quello che si trovavano sul loro cammino. I danni ammontavano a centomila euro. Da qui l'accusa del reato di devastazione.
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? (martedì, 15 giugno 2021 13:26)
è come dire, non è successo nulla
Romana (martedì, 15 giugno 2021 14:17)
Che spettacolo di Paese che siamo.