Corruzione, questa l'accusa che aveva trascinato davanti al gup il sindaco di Anagni Daniele Natalia.
Ma oggi il giudice per le udienze preliminari lo ha assolto per non aver commesso il fatto.
La vicenda risale al 2018 quando un imprenditore aveva chiesto al primo cittadino se per caso poteva segnalargli qualcuno da assumere nella sua azienda (Tac ecologica). Ed effettivamente il sindaco aveva fatto il nome di una persona che tra l'altro aveva bisogno di aiuto.
Quando però una donna morì a causa della puntura di un calabrone ed il titolare della azienda era stato incaricato di effettuare una disinfestazione, qualcuno sospettò che il primo cittadino avesse voluto favorire il titolare di quella ditta.
Da qui le indagini che hanno portato Natalia davanti al gup. I suoi legali difensori Vincenzo Galassi e Antonio Grillea hanno dimostrato davanti al giudice per le udienze preliminari che il loro assistito di quell'incarico non ne sapeva proprio nulla.
A questo da aggiungere che si trattava di un incarico di soli 1000 euro dunque non poteva assolutamente ipotizzarsi il reato di corruzione. Il magistrato alla luce degli elementi raccolti dai difensori ha prosciolto il sindaco dalle accuse.
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