Tre manifestazioni per denunciare l'uso di migliaia di ex lavoratori da parte di Amazon.
Personale scelto dalle agenzie per il lavoro come lavoratori
svantaggiati per aggirare il tetto massimo previsto dalle norme italiane che pure dovrebbero contrastare il precariato. I lavoratori hanno dapprima manifestato dinanzi alla sede di Amazon Colleferro, poi si sono spostati presso la sede Adecco e quindi nella piazza antistante il comune di Colleferro.
Nel frattempo la società, dopo aver negato ogni tipo di confronto, ha diffuso un comunicato in cui spiega che il ricorso che fa del lavoro somministrato come temporaneo per i famosi “picchi” stagionali di maggiore flusso di vendita, mentre l’azienda si serve di personale somministrato in maniera minore per tutto il periodo dell’anno.
I lavoratori però smentiscono: “Ricordiamo a tutti che l’attività di Amazon non ha alcuna valenza stagionale per la legge italiana, tant’è che l’azienda non può in nessun caso offrire contratti stagionali.
Amazon riferisce di aver assunto attualmente per il magazzino di Colleferro oltre 350 persone a tempo indeterminato, senza dire che per la maggior parte si tratta di personale trasferito dal suo magazzino di Passo Corese.
Ma soprattutto si guarda bene dal fornire anche il numero dei somministrati a tempo determinato presenti nel magazzino, che sono in quantità nettamente superiore agli stessi 350”.
Intanto il sindaco di Colleferro si è fatto promotore di portare, insieme agli altri sindaci delle zone dove opera Amazon, la questione davanti al tavolo regionale.
Gli ex lavoratori di Colleferro hanno poi incontrato alcuni lavoratori dello stabilimento Amazon di Passo Corese che “a distanza di anni dall'apertura del magazzino, hanno lamentato lo stesso uso che fa Amazon dei somministrati a tempo determinato in tutti i periodi dell'anno.
Anche attualmente, nello stabilimento di Passo Corese, il numero dei somministrati a tempo determinato supera abbondantemente il numero dei lavoratori stabili assunti dall'azienda”. Previste altre manifestazioni di protesta e davanti la sede della regione Lazio e davanti al parlamento.
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