Arrestato Furbetto del Cartellino

Timbra il cartellino e poi passa le giornate al Bar.

 

59enne Arrestato in flagranza di reato per truffa aggravata.

 

Si tratta di un dipendente della Asl di Frosinone 

in servizio nel Distretto di Cassino. L’uomo era stato assunto con la mansione di usciere. Tuttavia, nell’ottobre del 2019, per pregressi motivi disciplinari era stato trasferito da Cassino a Pontecorvo. 

Sceglie lui la Sede Dove...

Dalla data di assegnazione fino agli inizi del 2021 il dipendente aveva fruito di permessi ed astensioni riuscendo così a protrarre l’effettiva presentazione in servizio nella nuova sede, di fatto mai avvenuta.

 

A gennaio di quest’anno, ha deciso di riprendere il servizio e di timbrare il cartellino delle presenze, comunque, nella sede di Cassino, incurante del provvedimento di trasferimento. 

...Non Lavorare

Nonostante la sua decisione arbitraria rispetto alla sede nella quale prestare servizio, l’uomo non si è mai neppure preoccupato di svolgere alcuna mansione lavorativa. Come ampiamente documentato nel corso delle indagini, dopo aver timbrato passava le giornate al bar ovvero tra le bancarelle degli ambulanti e talvolta se ne ritornava a casa.

 

La condotta truffaldina posta in essere dal dipendente ha avuto il suo epilogo con l’arresto giunto a coronamento dei ripetuti servizi di osservazione e pedinamento, supportati anche da documentazione fotografica, che hanno permesso di smascherare il “furbetto del cartellino”.

 

I poliziotti lo hanno fermato a bordo della sua auto, dopo che lo stesso aveva timbrato per poi allontanarsi verso il centro cittadino dove avrebbe proceduto a sbrigare altre faccende di carattere privato. 

Se ne va in auto non sua e con soldi (nascosti) di cui non sa spiegare la provenienza

A seguito della perquisizione effettuata sul veicolo da lui guidato, sono state rinvenute e sottoposte a sequestro diverse banconote per un totale di 3.400 euro, nascoste in un borsone occultato sotto il tappetino del vano portabagagli nello spazio riservato alla ruota di scorta.

 

L’uomo non ha saputo giustificare il possesso del denaro, così come neppure ha saputo spiegare il possesso dell’auto che conduceva, intestata ad un’altra persona, e sottoposta a sequestro in attesa degli esiti degli accertamenti.

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Commenti: 4
  • #1

    Giustizia (mercoledì, 12 maggio 2021 14:12)

    Complimenti agli investigatori per il lavoro certosino svolto.

  • #2

    Maria Emilia (mercoledì, 12 maggio 2021 15:13)

    Perché continuare a chiamare questi soggetti "furbetti"? Sono truffatori e basta! C'è tanta gente che cerca lavoro e non lo trova,poi assistiamo a chi il lavoro ce l'ha e non lo apprezza !LICENZIATELO così impara !

  • #3

    ... (mercoledì, 12 maggio 2021 18:45)

    Francamente, lo farei "piagne"

  • #4

    Il pesce (venerdì, 14 maggio 2021 23:15)

    Maleodorante