Lieto fine per la vicenda processuale di un 65enne.
C.M. di Ferentino, ha subìto l’occupazione abusiva del suo alloggio popolare e l’incendio del mobilio e dei suoi effetti personali.
L’uomo è stato anche processato
perché denunciato per minacce dall’occupante abusivo e da una vicina di casa. I fatti risalgono al novembre del 2015, quando C. M., tornando al suo alloggio nel complesso Ater di Ferentino, ha visto la porta di casa forzata e il suo appartamento completamente svuotato e occupato da una nuova famiglia.
A questo punto, ha tentato invano di rientrare in possesso dell’appartamento e del mobilio, che era stato portato via dagli occupanti e poi definitivamente perso in un incendio. Nelle concitate fasi si era inserita anche un’altra condomina, la quale aveva dichiarato agli inquirenti di essere stata minacciata gravemente da lui, costituendosi, poi, parte civile nel processo.
Però, la difesa dell’uomo, portata avanti dall’avvocato Marilena Colagiacomo del foro di Frosinone, non solo è riuscita a dimostrare la totale innocenza dell’imputato ma, attraverso le indagini difensive e gli esami testimoniali svolti in aula, ha convinto il giudice che la parte civile, l’ex vicina di casa, probabilmente aveva dichiarato il falso.
Così il Giudice Monocratico del Tribunale di Frosinone, dopo aver assolto l’imputato con la formula “perché il fatto non sussiste”, ha disposto l’invio degli atti alla Procura della Repubblica di Frosinone, affinché valuti l’ipotesi di reato di falsa testimonianza, a carico dell’ex vicina di casa dell’imputato.
Adesso, la partita processuale probabilmente continuerà, ma a parti completamente invertite, con l’uomo che potrà costituirsi parte civile nell’eventuale processo per falsa testimonianza e calunnia imputate alla sua vicina.
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