Percosse, ingiurie, minacce di morte, lancio di coltelli.
Una furia che ha solo 23 anni.
È lei a prendere a botte la madre costretta a dormire con la porta chiusa a chiave.
La vicenda nasce in seno ad una famiglia di Frosinone composta da una madre divorziata e cinque figlie. Queste sono affidate alla donna perché già il padre si era macchiato di analoghi fatti e per questo era stato allontanato dalla casa familiare.
Ora però a prendere il posto del papà e ad emularlo nei comportamenti ci ha pensato la figlia 23enne, la più grande delle cinque.
La condotta della giovane è costellata da una serie di ingiurie di ogni genere, minacce di morte, lanci di oggetti, tra cui anche coltelli, percosse e lesioni in danno della madre compiute al culmine di crisi d’isteria accompagnate dal danneggiamento di suppellettili oltre che di porte e finestre dell’appartamento.
Tutte azioni poste in essere principalmente in danno della madre che è stata costretta a modificare le proprie abitudini di vita, arrivando a dover dormire con la porta della camera chiusa a chiave per tutelarsi dalle continue aggressioni, anche notturne.
Alla fine la donna non ce l’ha fatta più ed ha denunciato la figlia. È lei ora a dover rispondere di maltrattamenti in famiglia.
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Boh (mercoledì, 28 aprile 2021 13:40)
Ma un ospedale psichiatrico in questi casi no?
cinico (mercoledì, 28 aprile 2021 13:45)
Ma stanno impazzendo tutti? Io sarò cinico ma gli altri sono rinchiudere e fissarli con una catena al termosifone.