Ragazzino di 12 anni abusato sessualmente.
Il "mostro" è un tecnico informatico di 40 anni residente a Fiuggi.
La Cassazione ha respinto il ricorso
presentato dagli avvocati difensori ed ha confermato la sentenza a sette anni di carcere già emessa in primo grado ed in Corte d'appello. La vicenda risale al 2018 quando l'uomo, amico di famiglia, con la scusa di sistemare il cellulare del 12enne, lo aveva invitato nel suo laboratorio.
E proprio in questo locale si sarebbe consumata la violenza. L'uomo aveva cercato di pagare il silenzio del bambino offrendogli del denaro ma questi lo aveva rifiutato. Ad accorgersi che il figlio aveva qualcosa che non andava la madre che lo aveva fatto seguire da uno psicologo.
E proprio davanti allo specialista il bambino si era aperto confessando quello che il caro amico di famiglia gli faceva fare quando stavano da soli in laboratorio. La donna, inorridita da quel racconto, aveva fatto scattare la denuncia.
I carabinieri, a conclusione delle indagini, avevano proceduto all'arresto del tecnico informatico. Successivamente questi aveva beneficiato dei domiciliari. Nei giorni scorsi la Cassazione ha messo la parola fine su questa vicenda che ha segnato profondamente la famiglia della giovane vittima.
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Cittadino (giovedì, 15 aprile 2021 14:59)
Piu’controlli.I genitori,specialmente le madri li devono controllare ci devono parlare con i propri figli,la madre va a lavoro,il lavoro può anche stare vicino ai propri figli,parlarci non che alcuni genitori ci menano,il bambino si intimorisce,e sti balordi,zozzi ne approfittono.