Condannata a due anni di reclusione.
Avrebbe emesso degli assegni a vuoto per la somma di 50 mila euro.
Ma lei era caduta dalle nuvole.
La donna, una 50enne di Anagni, non solo non aveva mai firmato un cheque, ma non conosceva minimamente quelli che si definivano suoi creditori. Così, per vederci chiaro, si era rivolta all'avvocato Antonio Ceccani.
E proprio il legale che, chiesto l’ausilio di un consulente, ha scoperto che la firma della sua assistita era stata falsificata dal marito, un imprenditore della città dei Papi che stava attraversando un difficile momento economico.
La donna, quando ha scoperto l'arcano, dopo aver chiesto la separazione, ha denunciato il coniuge per averle falsificato la firma facendola accusare di truffa.
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cittadino incazz.......... (mercoledì, 07 aprile 2021 07:57)
come dire tra moglie e marito non mettere il dito pardon "una firma di troppo" cosa dire poveretta oltre il danno la beffa del coniuge speriamo che la giustizia faccia pagare lui.