Busti di epoca romana capitelli, anfore e persino un sarcofago.
Reperti archeologici di valore inestimabile.
Risalenti ad un periodo temporale di oltre mille anni.
Sono quelli sequestrati
dai carabinieri nel giardino di una villa di Fondi. Una scoperta sorprendente. I militari stavano verificando una segnalazione di furto. Mentre perlustravano una residenza si sono imbattuti in un autentico museo.
Immediato il sequestro di tutti i reperti. Avvisata anche la sovrintendenza dei beni culturali che ha iniziato un lavoro per catalogare ogni cosa. Lunghissima la lista dei reperti rinvenuti tra i quali spiccano alcune opere di grandi dimensioni:
· un busto di età romana verosimilmente raffigurante l'imperatore GALBA;
· un busto di marmo bianco;
· due capitelli di cui uno in stile ionico (uno in giardino uno negli interni);
· elementi marmorei decorati di rilievo;
· un piccolo sarcofago;
· blocchi architettonici e lastre di pietra lavorati a gradina;
· una edicoletta votiva;
· diverse anfore, alcune delle quali del tipo “Dressel”;
· un rilievo con scene danzanti
· due iscrizioni
«Sono giorni di studio intenso – spiega il direttore del Museo Alessandro De Bonis, anche perito per la valutazione dell'intero tesoro archeologico messo sottochiave – ci sono infatti opere romane dell'età repubblicana e imperiale ma anche elementi ceramici del periodo medievale.
Stiamo ancora approfondendo ma, da un primo studio, emergono spunti interessanti per ricostruire l'evolversi del contesto culturale dall'età romana all'età tardo antica, fino al periodo medievale.
Quanto rinvenuto nella villa è, sostanzialmente, uno spaccato della storia artistica locale relativa ad un arco temporale di oltre mille anni.
Particolarmente interessanti le due iscrizioni sulle quali sono in corso ulteriori approfondimenti».
La proprietaria della
residenza è stata denunciata per impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo Stato. La stessa è stata tuttavia molto collaborativa con le forze dell'ordine e con gli esperti.
Grande soddisfazione per il ritrovamento dei reperti è stata espressa anche dal responsabile di zona della Soprintendenza Francesco Di Mario. «I rinvenimenti degli ultimi mesi hanno notevolmente arricchito la collezione del Museo Civico – commenta – e questo porta a prendere in considerazione una rivalorizzazione della struttura museale dato che i nuovi reperti acquisiti negli ultimi mesi, oltre ad essere molto numerosi, sono anche di grande pregio».
Alle parole del soprintendente fa eco l'appello del sindaco Beniamino Maschietto e dell'assessore alla Cultura Vincenzo Carnevale che invitano i cittadini a consegnare alle autorità eventuali reperti storici, evitando ripercussioni penali e conseguenze spiacevoli.
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Maria Emilia (domenica, 14 marzo 2021 11:14)
Poverina,amava circondarsi di tesori del passato;come darle torto?peccato però che la cosa costituisce reato!
Jenny (domenica, 14 marzo 2021 14:01)
Se non fosse stato per lei lo stato non le avrebbe mai cercate né trovate nè esposte. Altro che reato.