La sentenza pronunciata dai giudici della Corte di Appello di Roma per la morte di Emanuele Morganti ha deluso non solo i familiari ma anche l'avvocato di parte civile Enrico Pavia.
Paolo Palmisani, Mario Castagnacci,
Michel Fortuna, sono stati condannati a 14 anni di pena contro i 16 anni del processo di primo grado. Assolto Franco Castagnacci (anche in primo grado). L'avvocato Pavia ha dichiarato che solleciterà i pubblici ministeri a presentare ricorso in Cassazione.
"Anche se debbo riconoscere - ha continuato il legale - che 14 anni per omicidio preterintenzionale non sono pochi. Con tutta probabilità la Corte di assise di Appello ha voluto adottare la stessa linea di condotta dei magistrati frusinati. Inutile dire che questo è stato un processo mediatico e l’opinione pubblica proprio per le modalità con cui il giovane è deceduto si aspettava una pena esemplare".
I familiari, che durante il processo hanno mostrato una compostezza ammirevole, hanno dichiarato di essere delusi per l'esito del verdetto.
"E' come se mio fratello lo avessero ammazzato due volte" ha chiosato Melissa Morganti, la ragazza che insieme ai genitori, da quando si è consumata la tragedia si sta battendo come un leone per avere giustizia per il loro adorato Emanuele. Adesso non resta che l'ultima spiaggia, la Cassazione.
E se gli imputati sperano nella clemenza dei giudici della Corte Suprema (a quel punto per gli imputati si spalancherebbero le porte del carcere) la famiglia Morganti spera in una giustizia più severa.
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