Delitto di Desirèe Mariottini.
I Pubblici ministeri hanno richiesto l'ergastolo per tutti e quattro gli imputati.
Tutti sono accusati, in concorso tra loro, di aver somministrato alla ragazzina
di Cisterna di Latina il 18 ottobre del 2018 all'interno di un locale di via Lucani nella zona San Lorenzo a Roma, sostanze narcotiche, psicotropiche e stupefacenti. Tra queste sostanze il metadone, la cocaina e l'eroina, nonché ansiolitici quali il diazepam, oxazepam e nordiazepam.
Tali sostanze stupefacenti, secondo le accuse, erano state somministrate per offuscare la mente della ragazzina al fine di violentarla. Ma quei farmaci avrebbero causato nella minorenne una grave insufficienza respiratoria che l'aveva portata alla morte.
Gli imputati (Yusif Salia di 34 anni, Mamadou Gara 29 anni, Brian Minther di 45 anni e Chima Alinno di 48 anni) sono inoltre accusati di aver omesso di soccorrerla cagionandone così il decesso.
Nella requisitoria i pubblici ministeri hanno inoltre richiesto come pene accessorie l'isolamento diurno per un anno, l'interruzione perpetua dai pubblici uffici, l'interdizione legale ed il riconoscimento del danno in favore della parte civile.
Nessuna circostanza attenuante è stata riconosciuta in quanto la pubblica accusa avrebbe evidenziato un comportamento pessimo da parte degli imputati che non avrebbero mai mostrato pentimento per quello che avevano fatto.
I pubblici ministeri si sono limitati a chiedere l'assoluzione per due capi di imputazione soltanto per Mamadou Gara. Questi riguardavano le accuse di rapporti sessuali orali in cambio di sostanze stupefacenti e la prostituzione minorile.
Nel collegio difensivo gli avvocati Ilaria Angelini, Christian Alviani del foro di Frosinone, Giuseppina Tenga, Fabio Risi e Roberta Mancuso.
Questa mattina presso l'aula bunker del tribunale di Roma discuteranno le parti civili e l'avvocato difensore di Salia Roberta Mancuso. La sentenza è prevista per il prossimo gennaio.
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cinico (martedì, 15 dicembre 2020 13:06)
Povera ragazza. Siamo circondati da bestie che infrangono i sogni di tenere dolcezze che nulla chiedono se non poter raggiungere la felicità. Una cosa ormai obsoleta...
Maria Emilia (martedì, 15 dicembre 2020 13:07)
L'ergastolo è poco cosa per belve del genere,anzi chiamarli belve vuol dire offendere le belve che,poverine,si comportano solo per mezzo dell'istinto!Io per principio sono contro la pena di morte ma questo caso mi mette in crisi
Francesco (martedì, 15 dicembre 2020)
L'ergastolo (sempre che non venga ridimensionato) è una giusta condanna, passi la vita in galera a pensare a quante cose non potrai più fare, che fra dieci o venti anni, sarà sempre lo stesso giorno.
Speriamo bene, cosi spariscono dalla circolazione
Maurilio (mercoledì, 16 dicembre 2020 12:04)
Ergastolo si, ma nella loro nazione, dobbiamo anche mantenerli?
Sempre (mercoledì, 16 dicembre 2020 14:37)
Poco