Omicidio Morganti.
I consulenti Potenza e Morioni hanno confermato davanti ai giudici della Corte d'Appello di Roma.
Il decesso di Emanuele Morganti sarebbe stato causato dall'urto contro il
montante di una vettura parcheggiata nella piazza antistante il locale dove è avvenuto il pestaggio.
Nell'udienza di oggi sono stati ascoltati inoltre tre testimoni che avevano già fornito con la loro dichiarazione elementi schiaccianti circa la responsabilità di Michel Fortuna, Paolo Palmisani, Franco e Mario Castagnacci rispettivamente padre e figlio.
Nel processo di primo grado soltanto Franco Castagnacci è stato assolto con la formula per non aver commesso il fatto.
Ma i pm Misiti, Coletta e De Falco unitamente ai legali di parte civile Enrico Pavia e Pietro Polidori hanno chiesto di risentire Giammarco Ceccani, l'amico di Emanuele che in primo grado ha raccontato come Franco Castagnacci gli aveva impedito di soccorrere l'amico bloccandolo da un braccio.
Se i giudici Dovessero ravvisare responsabilità della morte di Emanuele anche da parte di Franco Castagnacci quest'ultimo rischia di essere condannato. Prossima udienza il 7 dicembre. In quella data dovrebbe essere pronunciata la sentenza.
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Lettore (venerdì, 27 novembre 2020 18:52)
Questo è il classico processo all'italiana, tanti testimoni, fatti indiscutibili, ma sempre tre gradi di giudizi. A che servono tre gradi se la vicenda e le responsabilità sono ormai conosciute?. Tutti soldi sprecati x dei farabutti e vigliacchi
Tutti (venerdì, 27 novembre 2020 20:36)
Dentro game over...
cittadino incazz.......... (sabato, 28 novembre 2020 07:15)
ma voi vi rendete conto ammazzano un ragazzo ci sono un sacco di persone e perdono tempo pure al processo ? se non dicono la verita uno a uno al muro. poi ti faccio vedere se cantavano.
tempo perso (sabato, 28 novembre 2020 08:41)
Galera e pena certa, devono stare in galera fino all'ultimo giorno