Trenta anni di carcere.
Questa la condanna inflitta nei confronti di Donatella Di Bona.
Riconosciuta colpevole di aver ucciso deliberatamente il figlio, il piccolo Gabriel di soli due anni.
Nel corso della arringa dei difensori Lorenzo Prospero e Chiara Cucchi hanno evidenziato che la loro assistita al momento del delitto non era in grado di intendere e di volere per cui hanno richiesto l'assoluzione.
L'imputato, ricordiamo, aveva chiesto il rito abbreviato condizionato dalla perizia psichiatrica. Donatella Di Bona ha assistito al processo da remoto all'interno del carcere di Rebibbia.
Domani con rito ordinario verrà processato il padre del piccolo Gabriel Nicola Feroleto coimputato dell'omicidio del bimbo di Piedimonte San Germano. Secondo le accuse il piccino sarebbe stato soffocato dalla madre perché stava piangendo.
Il delitto si è consumato nella macchina di Feroleto dove i due stavano consumando un rapporto sessuale.
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cittadino incazz.......... (venerdì, 13 novembre 2020 07:03)
non esiste un "AMORE PIU' GRANDE DI UN FIGLIO" che farsi una "SC::::::::::" in macchina, li avrei condannati tutti e due no a trenta anni ma "ALL' ERGASTOLO" uccidere un "PICCOLO ANGELO" per una sc...................... siete esseri che non devono stare in liberta' ma rinchiusi x sempre.
Che (venerdì, 13 novembre 2020 09:25)
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Maria Emilia (venerdì, 13 novembre 2020 14:51)
Conoscevo Donatella da bambina;una povera piccina dallo sguardo dolcissimo ma sempre triste! Chissà cosa le ha riservato la vita per condurla ad un gesto simile ! Povero bambino;povera Donatella! Questo è un dramma della povertà e della discriminazione sociale!!