Il padre era morto da ben due anni ma lei continuava comunque a riscuotere la pensione.
È stato però scoperto e denunciato dalla guardia di Finanza.
La truffa era stata facilitata
dal fatto che la persona era morta in Bulgaria. I finanzieri si sono accorti che mentre l’ambasciata bulgara aveva inviato comunicazione della morte, la figlia non aveva fatto lo stesso con L’inps.
L’assegno mensile di “invalidità civile con indennità di accompagnamento” è continuava ad essere erogato mediante accredito su un libretto postale cointestato al titolare della prestazione e alla figlia.
Lei, 43enne cittadina bulgara residente nel Comune di Colfelice, prelevava il denaro attraverso una Carta Postamat collegata al libretto postale.
L’esatta identificazione della cittadina bulgara è stata altresì resa possibile mediante la visione delle immagini acquisite dalle telecamere di videosorveglianza posizionate presso lo sportello Postamat dove la stessa era solita prelevare in contanti le somme accreditate mensilmente dall’INPS in favore del deceduto genitore.
A seguito degli accertamenti eseguiti dai Finanzieri di Arce l’Inps ha immediatamente sospeso l’erogazione del trattamento economico ed ha attivato le procedure per il recupero del denaro indebitamente percepito, ammontante ad oltre 20.000 euro.
La quarantaquattrenne di origine bulgare è stata denunciata per il reato di truffa.
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mah (martedì, 10 novembre 2020 12:31)
Guerra di povertà. Non ci scandalizziamo di queste cose ed evitiamo di lapidare gli autori di questi fatti di cronaca, anche se ovviamente si tratta di azioni illegali. Disperazione, povertà, buio completo di aspettative, futuro inesistente. Questa è la risposta. Triste realtà.
Janek (martedì, 10 novembre 2020 14:25)
Con "guerra di povertà", allora, puoi giustificare tutto, pure i furti negli appartamenti o le rapine a mano armata.
Bhe (mercoledì, 11 novembre 2020 12:35)
Tornasse da dove è arrivata
Ma..... (mercoledì, 11 novembre 2020 12:47)
a casa loro, in Bulgaria, stanno proprio così male? E tutti gli studenti italiani che devono andare in Bulgaria per laurearsi in Medicina e altre professioni sanitarie che dovrebbero fare?
Janek (mercoledì, 11 novembre 2020 13:14)
Veramente di casi del genere ne abbiamo avuti diversi. Commessi da italiani, intendo. Per una volta mettiamo da parte i soliti commenti su "casa loro".
Per Janek (mercoledì, 11 novembre 2020 18:03)
Mi sembra che si contraddica, prima dice che con "guerra di povertà " non si deve giustificare nulla e poi assolve con la nazionalità? Certo che anche gli italiani hanno sbagliato, ma forse è un po' diverso cercare di fare i furbi perché tanto siamo in Italia!
Janek (giovedì, 12 novembre 2020 09:18)
E dov'è la contraddizione? Questa tizia ha sbagliato ed è colpevole, non c'è alcun dubbio in merito. Dico solo che quello che è successo non è legato alla sua nazionalità, infatti in passato si sono verificati numerosi altri atti "simili" e protagonisti erano nostri connazionali. Tutto qui.
Va bene (venerdì, 13 novembre 2020 09:30)
Se mai finisse in carcere rimandatela da. Dove è venduta