Operazione "Il Cartello di via Bellini".
I giudici del Riesame hanno discusso nella giornata di oggi la posizione di Andrea Karcanaj l'albanese di 43 anni accusato di essere il capo dell'organizzazione malavitosa che smerciava la droga.
Nell'arringa difensiva il suo legale di fiducia Riccardo Masecchia ha sostenuto che il suo assistito da circa due anni e mezzo vive in detenzione domiciliare a Pofi e dunque non poteva avere alcun contatto con i soggetti arrestati con l'accusa di spaccio di sostanze stupefacenti in quel palazzo di via Bellini.
Da sottolineare poi che già stava scontando una pena per analogo reato e che non avrebbe mai fatto nulla per aggravare la sua posizione.
Adesso per sapere se l'albanese che al momento si trova di nuovo detenuto in carcere, potrà tornare ai domiciliari bisognerà attendere il responso dei giudici del Riesame. I magistrati prima di pronunciarsi hanno voluto prendersi qualche giorno di tempo.
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Asc (mercoledì, 28 ottobre 2020 08:05)
Rimandarlo in un carcere albanese no...?
non ho parole (mercoledì, 28 ottobre 2020 09:08)
ora ci chiederà pure i danni alla persona...