Smantellate 2 organizzazioni criminali che operavano nel settore dello spaccio di sostanze stupefacenti.
In arresto 30 persone e sequestrati beni per 40 mila euro.
Accade a Sora. Da anni le due famiglie, una locale e
l’altra campana si facevano la guerra. Sul piatto la gestione del traffico di droga nel sorano e una fluente attività di pompe funebri utilizzata anche per il riciclaggio del denaro proveniente dalla droga.
Le indagini della squadra mobile e della guardia di finanza sono partite nel 2018 ed hanno avuto origine proprio in alcuni arresti per spaccio. Poi sono arrivati gli scontri tra le due organizzazioni fatti di atti di violenza, le intimidazioni, le estorsioni, il riciclaggio.
La droga arrivava dai quartieri napoletani di Scampia e Bronx, da San Giovanni a Teduccio.
Il trasporto veniva effettuato da appositi corrieri che, per eludere eventuali controlli, si alternavano nel tragitto dalla Campania al basso Lazio, fino al territorio sorano, dove la sostanza stupefacente veniva smistata e stoccata in diversi luoghi nella disponibilità del sodalizio, il principale dei quali costituito da un impianto di autodemolizione di materiali ferrosi.
I due gruppi, dopo un primo periodo di collaborazione reciproca nell’acquisto e nello spaccio sulle varie piazze del sorano, del cassinate e della provincia dell’Aquila, entravano in un secondo momento in contrasto tra loro dando vita ad un vero e proprio scontro finalizzato ad acquisire il monopolio dell’attività di spaccio nel territorio sorano.
L’attività di polizia e guardia di finanza aveva già portato all’arresto di 16 persone, alla denuncia di 12 soggetti ed al sequestro di oltre 25 kg di sostanze stupefacenti.
Gli arresti avevano fatto pensare che una delle bande avesse voluto parlare con la polizia per eliminare così il concorrente. Ciò ha scatenato la guerra sfociata in atti intimidatori ed episodi di estrema violenza. Troppo alti gli incassi quantificati in oltre 9.000 euro su base settimanale per impedire la guerra fra bande.
Soldi che venivano successivamente reimpiegati anche nell’attività di pompe funebri, la quale poteva così offrire a bassissimo costo servizi con auto di lusso, peraltro senza adempiere agli obblighi di presentazione delle dichiarazioni fiscali.
L’obiettivo era quello di monopolizzare il mercato delle pompe funebri, mettendo economicamente in ginocchio le attività preesistenti e cercando di vincere la resistenza dei concorrenti con gravi atti intimidatori. Nello scorso mese di maggio, infatti, i tre destinatari del provvedimento di fermo che è stato eseguito contestualmente alle odierne ordinanze di custodia cautelare, hanno fatto rinvenire di fronte all’ingresso di un esercizio di pompe funebri una testa di maiale, gesto dalle chiare connotazioni mafiose.
A conclusione delle indagini 27 le ordinanze cautelari, di cui 17 in carcere e 10 agli arresti domiciliari, nonché dell’obbligo di dimora nel Comune di residenza nei confronti di un ulteriore soggetto, ed ha disposto, altresì, il sequestro preventivo finalizzato alla confisca diretta e per equivalente di 40 mila euro.
Gli agenti della Squadra Mobile hanno dato esecuzione anche a 3 provvedimenti di fermo di indiziato di delitto emessi dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cassino, facenti riferimento ad un altro filone d’inchiesta.
Alle operazioni hanno preso parte le unità cinofile antidroga del Gruppo della Guardia di Finanza di Formia e
del Reparto Cinofili della Polizia di Stato di Nettuno, gli elicotteri del I^ Reparto Volo della Polizia di Stato di Pratica di Mare e del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Civitavecchia, nonché equipaggi del “Reparto Prevenzione Crimine Campania” della Polizia.
Scrivi commento
cittadino (martedì, 06 ottobre 2020 16:47)
ammazza so anni che arrestate gli spacciatori e ogni volta e na retata ma quando cavolo ne so so piu delle formiche.
cinico (martedì, 06 ottobre 2020 16:55)
Però chi lo avrebbe mai detto. Dalle loro facce avrei giurato che fossero tutti adorabili ragazzi dediti al volontariato civile per bisognosi di cure e persone diversamente abili. Ma magari si sono sbagliati con le indagini. Vedrete che tra un annetto si scuseranno con loro e li rimetteranno in libertà poveri figli...
Michele (martedì, 06 ottobre 2020 20:03)
Complimenti alle forze dell'ordine.
Dany 85 (martedì, 06 ottobre 2020 21:51)
50 macchine della. Polizia, un elicottero, vari reparti di ps per cosa? Niente..... Solo soldi pubblici sprecati.
Asc (mercoledì, 07 ottobre 2020 12:27)
Dany85 sono soldi sprecati solo per il fatto che sono spesi anche per garantire la sicurezza di gente come te.