Indagato da Otto Procure Italiane

utilizzava anche i social network consisteva nel vendere sul web cellulari IPhone. Tramite la rete reclamizzava i telefonini a prezzi molto convenienti. Con la scusa che si trattava di fine scorte oppure di merce che era stata acquistata in stock riusciva a trovare molti clienti.

Una volta contattato bloccava la vendita facendosi mandare un acconto di cento euro. La somma veniva accreditata su un banco posta. Ma, quando il telefono non arrivava a destinazione, diceva loro che i pezzi a disposizione erano finiti e che c’era da aspettare i nuovi arrivi.

Questa cosa, reiterata decine di volte, con processi già fissati al tribunale di Frosinone, ha insospettito qualche pubblico ministero che ha scoperto che l’uomo aveva procedimenti penali su gran parte del territorio italiano.

L'uomo faceva leva proprio sul fatto che per cento euro più di qualcuno rinunciava a perseguirlo penalmente. Con questo trucchetto il ferentinate avrebbe intascato ingenti somme di denaro. Ora però è stato incriminato per truffa aggravata tramite mezzi telematici.