Aggressione ad un poliziotto del carcere.
È accaduto nella mattinata di oggi.
Un detenuto egiziano di 42 anni con
problemi psichiatrici, ha aggredito un Ispettore nella casa circondariale di Cassino. Solo grazie all’immediato intervento di altro personale presente nell’immediate vicinanze si è evitato il peggio. La notizia è stata diffusa dal Segretario Generale della Fns Cisl Frosinone, Angelo Massaro.
"Come più volte denunciato - afferma il sindacalista - la chiusura degli Opg ha causato ulteriori problemi nella gestione delle carceri poiché dovevamo essere realizzate vere e funzionali strutture alternative. Senza considerare poi che molte carceri sono inadeguate.
È noto il deficit qualitativo dell’attività lavorativa nell’ambito degli Istituti Penitenziari, dove il lavoratore si trova ad essere, in molti casi, attore di disagi operativi. Questi sono causati dall’inadeguatezza edilizia delle strutture penitenziarie e dalla crescente e cronica carenza di risorse umane.
Il sovraffollamento è notevolmente abbassato, infatti, risulta essere di 567 detenuti, considerato che 5.779 risultano essere i detenuti reclusi nei 14 Istituti del Lazio, dato pubblicato su sito ministero giustizia del 31/07/2020, rispetto ad una capienza regolamentare di detenuti prevista di 5.212.
Chiediamo pertanto al Ministero della Giustizia ed al DAP soluzioni concrete e soprattutto una visione prospettica, ma le risposte continuano a non arrivare, anzi, si preferisce utilizzare soluzioni tampone che dopo un po’ riportano il problema all’origine”.
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cittadino incazz.......... (venerdì, 21 agosto 2020 07:58)
ci preuccupiamo che le carceri sono inadeguate ? ma l avete viste quello dei loro paesi. il problema che tutta sta felcia di extracomunitari c e li stiamo a prendere solo noi. ecco perche vengono qua fanno come cavolo gli pare tanto non gli fanno niente. e gli italiani devono subire.
Tina (sabato, 22 agosto 2020 16:42)
Vero è che gli italiani subiscono ! Ma cmq questo ragazzo nn va tenuto in carcere se ha problemi psichiatrici . . . Ma ben si,in una struttura dove va curato e aiutato ,xke'se ha commesso qualche reato certamente nn è stato voluto da lui ,quindi lo stato se ne prendesse cura e nn tenerlo in un cesso dove lo tengono OK
mah (sabato, 22 agosto 2020 17:15)
Siamo troppi in questo pianeta. Troppe nascite sconsiderate e degenerate che il nuovo ordine mondiale ha deciso di abbattere in quanto inutili aborti viventi. Non è il mio pensiero ma il loro. Rendetevi conto della gravità. Se lo fate capirete tutte le misure che sono oramai in atto a livello globale. Non ci possiamo fare niente.
Enrico (sabato, 22 agosto 2020 18:32)
Si bisogna costruire più carceri e ridurre a zero il sovraffollamento.
Nel frattempo anche dare meno anni per reati minori e non violenti come lo spaccio di droga o i piccoli furti, che spesso una semplice multa può bastare.
Molte volte i tossicodipendenti sono persone pacifiche e benestanti che hanno solo il vizio di intossicarsi, metterli dentro un carcere per anni a litigare e subire violenze é un ingiustizia.
Enrico (sabato, 22 agosto 2020 18:44)
Io non sono mai stato in carcere e non so come funzioni. Mi sono solo informato.
Ma secondo me la situazione dovrebbe essere differente, quelli che sono tranquilli e non litigano dovrebbero avere la porta della cella aperta da mattina a sera. E poter andare ingiro per il corridoio della sezione tutto il giorno. Poi ci dovrebbe essere una cucina per piano che a turno chi se la può permettere si mangia qualcosa da lui preparato di più gustoso. E poi anche un negozietto interno al carcere dove comprare generi di prima necessità.
Da quanto ho capito i detenuti devono fare a turno per stare inpiedi in una cella piccolissima.