In fuga da 3 anni per proteggere figlioletto dalle sevizie del marito.
Questo è quanto ha raccontato agli agenti della squadra mobile.
La polizia sabato notte si è recata nella sua abitazione,
in un paesino alla periferia di Frosinone, per far scattare le manette ai polsi.
L'arrestata, una donna francese su cui pendeva un mandato di cattura internazionale per sottrazione di minore, si era allontanata dalla sua nazione perché, a suo dire, era dovuta scappare per proteggere il figlio, che oggi ha soltanto otto anni, dalle torture del padre.
Al momento la donna si trova reclusa presso il carcere di Rebibbia a Roma. Il piccino è stato invece accompagnato in una struttura protetta in attesa che il genitore lo venga a riprendere.
Ma adesso su questa delicata questione è scesa in campo l'associazione de Il telefono Rosa di Frosinone diretta dalla presidente Patrizia Palombo. Gli operatori del centro antiviolenza chiedono alle autorità preposte che vengano effettuate opportune indagini su quanto dichiarato dalla donna.
E se le sue affermazioni corrisponderanno a verità sia la madre che il bambino dovranno avere tutta l'assistenza che meritano.
Da alcune indiscrezioni trapelate sembra comunque che sul corpo del ragazzino siano state ritrovate delle bruciature pregresse. Un elemento che potrebbe corroborare quanto affermato dalla madre.
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Certo che (mercoledì, 05 agosto 2020 12:24)
Dalla Francia in Italia tutto in dire....