Una palazzina Ater dove vivono cinque famiglie con persone disabili.
Questi ultimi vivono da prigionieri in casa.
Quasi impossibile per loro scendere e risalire da soli.
Pure accompagnati c’è bisogno che più persone sollevino la sedia a rotelle per salire i gradini ed entrare nell’ascensore. Anche questo troppo piccolo per una persona su sedia a rotelle. Succede a Frosinone in via Claudio Monteverdi.
Siamo a poche centinaia di metri dalla sede dell’Ater (azienda territoriale edilizia residenziale).
Nonostante gli inquilini abbiano più volte telefonato e scritto all’azienda questa ha risposto proponendo agli inquilini di comprare loro una rampa mobile.
Una soluzione non praticabile e che non risolve il problema. La rampa dovrebbe infatti essere montata e smontata ogni volta. Un’operazione non facile soprattutto per le persone anziane che accudiscono i disabili.
Ci sarebbe bisogno di una rampa in muratura così come esiste già in altre palazzine, sempre di proprietà Ater.
L’Ater ha fatto sapere che quella palazzina dovrà essere ristrutturata e nei lavori sarà compreso anche lo scivolo per disabili.
Il problema è che è già passato un anno e mezzo dalla comunicazione ed ora bisognerà attendere ancora che vi sia una gara d’appalto e che inizino i lavori di ristrutturazione. I tempi, insomma, si allungano ulteriormente. Nel frattempo i disabili restano bloccati in casa. Di qui le proteste degli inquilini.
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