Covid. Fase 2 si può riuscire di casa.
Si possono fare sport individuali.
Molti approfittano del bel tempo. Prendono la bici.
Attenzione però alle regole della strada.
A procurare più problemi alla circolazione sono i ciclisti meno esperti. Li si riconosce subito, non solo nell’abbigliamento tecnico, ma per la mancanza sulle biciclette di alcuni dispositivi fondamentali. Campanello o luci per esempio. E poi nei comportamenti stradali.
“Comportamenti che in generale potrebbero causare sinistri trasformando una giornata di divertimento in una possibile tragedia.”
A parlare Alessandro Marchetti, Presidente dell’Anaspol (Associazione Nazionale Agenti Sottufficiali Polizie Locali) da sempre impegnata nella sicurezza stradale.
“Innanzitutto occorre chiarire - gli fa eco Luca Cirillo, Segretario Provinciale di Frosinone del Sulpl, (Sindacato Unitario Lavoratori Polizie Locali e Sovrintendente nella Polizia Locale di Isola del Liri) - che i ciclisti non sono pedoni, in quanto le biciclette sono veri e propri veicoli.
Ad esempio, salvo non vi sia una corsia specifica, non possono circolare sui marciapiedi, né andarsene tranquillamente contromano, non dovrebbero, proprio per la tutela dei pedoni, neanche attraversare la strada sulle strisce sopra le bici, salvo che ovviamente la conducano a mano!”.
Proprio i rappresentanti di Anaspol e Sulpl hanno stilato un decalogo del ciclista, ossia tutte le regole ed i comportamenti da seguire o da evitare. Eccole di seguito:
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