Armati di un cacciavite e volto travisato.
In due sono entrati all’interno della filiale del Banco di Credito Cooperativo.
Hanno minacciato i dipendenti per farsi consegnare i soldi delle casse.
Questi però non si sono affatto intimiditi ed anzi li hanno aggrediti a loro volta prendendoli a calci. Ai due non è rimasto altro che fuggire via senza aver preso un euro. È quanto accaduto a San Vittore nel Lazio ad ottobre 2018. I carabinieri intervenuti subito sul posto hanno fatto subito partire le indagini.
Tra l’altro in sede di denuncia è emerso che i rapinatori erano riusciti comunque a sottrarre la somma di denaro contante di € 4800 da una cassa aperta. Sono state acquisite le immagini dell’impianto di video sorveglianza. Rinvenute anche delle tracce di sangue, in quanto uno dei due malviventi, nelle fasi concitate dell’atto delittuoso, si era ferito alla testa.
Nel proseguo delle indagini emergevano analogie nel modus operandi adottato dagli autori della rapina in San Vittore, con altra rapina avvenuta a Sperlonga (LT), nella quale erano state arrestate due persone, consentendo di orientare le indagini nella direzione giusta.
Alla fine anche con l’ausilio di testimoni sono stati acquisiti gravi indizi di colpevolezza nei confronti di un giovane, minorenne all’epoca della rapina. Sono stati anche comparati i profili genetici estrapolati dalle tracce ematiche repertate sulla scena del crimine e dal campione biologico prelevato al giovane.
I risultati esaminati dal R.I.S. di Roma - Sezione Biologia, hanno dato una perfetta compatibilità. Di qui l’arresto del giovane che è stato effettuato questa mattina dai carabinieri. Ad oggi il complice risulta ancora non identificato.
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