Alle 12 di oggi tutti i sindaci d’Italia si sono fermati per ricordare le vittime del Covid-19.
Un minuto di silenzio dinanzi al comune o al monumento ai caduti.
Nicola Ottaviani, sindaco di
Frosinone ha voluto ricordare tre persone in particolare, quella di Gaetano Corbo il professore frusinate morto a causa del coronavirus e di altre due famiglie di cui non cita il nome. “Intendo ricordare – dice il sindaco - tre storie diverse ma che sono collegate da un minimo comun denominatore.
La prima quella che riguarda la famiglia Corbo. Il professor Corbo è venuto meno e vogliamo essere vicini alla famiglia, alla figliola Stefania e alla signora Ada.
Poi c’è una seconda storia che riguarda un’altra famiglia della città che ha perso il Capo famiglia” qui Ottaviani non fa il nome per rispetto ma svela di essersi sentito con loro:
“Ieri ho ascoltato telefonicamente la famiglia che ci tiene a informare che questo sacrificio comunque è servito a diffondere il rispetto delle disposizioni del governo.
Un sacrificio che attesta come se non si salvaguardano le misure di cautela e garanzia sotto il profilo sanitario possono esserci conseguenze per tutti”.
La terza storia. Ieri sera una signora di 84 anni che vive sola ha chiamato il sindaco.
“Sindaco, è vero che si sta parlando di guerra. Io pur vivendo da sola tutto quello che ho cerco di donarlo a chi ne ha bisogno.
Io ho vissuto la guerra in prima persona voglio ricordare allora che il cibo non c’era per nessuno”.
Una testimonianza importante per ricordare che in fondo il sacrificio di restare a casa non è poi così grave. L’Italia ha vissuto momenti ben peggiori.
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