Tanti i volontari, tanti coloro che fanno donazioni in questo momento di emergenza.
Purtroppo ci sono anche tante persone che non riescono a comprare beni alimentari di prima necessità.
Ad aiutare queste
persone la fondazione il “Giardino delle Rose Blu” gestita dai volontari di Don Ermanno D’Onofrio. Ma anche loro non riescono più a colmare le necessità di chi è rimasto senza lavoro e non ha nessun sussidio.
“In questo tempo di isolamento ed emergenza – dice Don Ermanno - come fondazione il giardino delle Rose blu abbiamo cercato di non interrompere la nostra vicinanza alle tante persone bisognose.
Ma siamo sopraffatti da chiamate e richieste di auto... C’è gente che non ha come comprare da mangiare... Io ringrazio i benefattori che con le loro donazioni ci stanno permettendo di aiutare chi è solo ma faccio un appello al Comune e alle istituzioni di aiutarci, sostenerci e permetterci di stare vicino agli invisibili... i nuovi poveri...
ho scritto al sindaco di Frosinone ma mi piacerebbe che il governo prendesse a cuore e in considerazione queste persone”.
La Lettera al Sindaco
“Caro Sindaco, Io sono preoccupatissimo per i poveri ma non quelli a cui adesso è arrivato il sostegno tramite l’ultimo intervento del governo e sono quelli già seguiti dai servizi sociali a cui mi sembra siano destinati i fondi per la spesa...
i veri poveri oggi al tempo del coronavirus, in questa emergenza, sono i tanti che arrangiavano la giornata con giardinaggio, pulizie, traslochi... non hanno da mangiare e noi siamo tempestati da telefonate...
dall’inizio dell’emergenza (e grazie a benefattori) abbiamo già speso circa 3000 euro per aiutarli con spese, acquisto di farmaci, pagamento bollette e rate di affitto!
Tutto questo si aggiunge alle costanti 250/300 famiglie a cui mensilmente consegniamo da 12/13 anni un pacco alimentare e che con le dovute misure continuiamo a dare...
inoltre per l’emergenza, abbiamo aggiunto il servizio richiestoci dalla protezione civile di consegna spese agli anziani... ho scritto agli assessori Cirillo e Tagliaferri... ora a lei... ma non è che c è possibilità di un contributo comunale... un gesto di vicinanza alla nostra missione...
veramente non sappiamo come continuare ad aiutare chi ha bisogno... e magari aiutarci a far sì che il governo consideri anche questa categoria”.
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