La situazione è tragica.
Gli alberghi di Fiuggi registrano non solo un forte calo di affluenza ma anche tantissime disdette.
La città termale in questo periodo
vive soprattutto di turismo congressuale. Le affluenze sono costituite da Turisti provenienti dalla corea del sud, dalla Polonia, dagli studenti francesi. Da quando in Italia è partito il primo focolaio di Coronavirus le disdette non si contano.
E non importa se Fiuggi non si trovi in Lombardia o in Veneto. In realtà è come se si trovasse all’interno della zona rossa, eppure nessun cittadino di Fiuggi e dell’intera provincia di Frosinone è risultato positivo al test.
Dalla Francia hanno disdetto tutti i flussi degli studenti sino al 23 di aprile. Stesso dicasi dalla Polonia. La Corea del Sud ha i suoi problemi interni con il coronavirus. Insomma non si vedono più i 30-40 pullman turistici che arrivavano a Fiuggi quasi giornalmente.
Federalberghi. “Abbiamo registrato un calo di circa l’80-90% delle affluenze”. A dichiararlo Bruno della Morte presidente di Federalberghi Fiuggi. “Ci stiamo attivando per arginare il problema. Al sindaco abbiamo chiesto la convocazione di un consiglio straordinario.
Vogliamo interessare della situazione sia la regione Lazio sia il governo. Abbiamo bisogno delle stesse provvidenze previste per la zona rossa. Anche senza la presenza del virus il calo economico ha raggiunto livelli drammatici”.
I Tour Operator. Gli alberghi in questi giorni stanno contattando autonomamente i tour operator. C’è bisogno di far passare un’informazione corretta: a Fiuggi non c’è Virus, i turisti possono stare tranquilli.
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