Tecnico comunale di Sgurgola condannato a due anni di reclusione per il reato di falso.
La vicenda risale al 2013.
In quel caso alla moglie serviva l'autorizzazione per costruire una scala
esterna nella sede della sua azienda che si occupava di disinfestazione. Bellardini però comprendendo che ci sarebbe stato un conflitto di interessi aveva chiesto al Comune di Supino (tramite il Comune di Sgurgola) di occuparsi della vicenda.
Ma secondo gli elementi raccolti dalla procura il tecnico comunale forse per accelerare i tempi avrebbe apposto la firma di un geometra di Supino su un atto interno. Da qui il reato di falso che li ha portato alla condanna.
L'uomo era stato accusato anche si abuso di ufficio. Ma per questo reato è stato assolto. Il difensore Mario Di Sora ha già preannunciato ricorso in Appello.
In questa vicenda erano finiti sotto processo anche la moglie ed il figlio di Bellardini per il reato di abuso edilizio. Ma difesi dall'avvocato Giampiero Vellucci sono stati entrambi assolti per non aver commesso il fatto.
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