Botte da orbi alla moglie perché si era dimenticata di comprargli un fiasco di vino da mettere a tavola.
Nella giornata di ieri i giudici della Corte d'Appello di Roma hanno confermato la sentenza a 6 anni più un importante risarcimento danni di
130 mila euro nei confronti di un operaio di 52 anni residente a Ferentino. L'uomo oltre ad essere accusato di maltrattamenti in famiglia doveva rispondere di violenza sessuale nei confronti della moglie e della figlia.
La squallida vicenda risale allo scorso anno quando l'uomo che era tornato a casa ubriaco aveva cominciato a picchiare la moglie che si era dimenticata di comprargli il vino. Le urla della donna erano state udite da alcuni vicini di casa che avevano allertato i carabinieri.
Una volta giunti sul posto, i militari avevano ammanettato l'operaio. A quel punto la moglie, forse perché si sentiva più libera di parlare aveva denunciato il marito anche per violenza sessuale. Il coniuge, avrebbe raccontato la moglie, la costringeva ad avere anche rapporti sessuali contro natura e se si rifiutava la ammazzava di botte.
Anche la figlia, oggi sedicenne, ha raccontato di essere stata molestata sessualmente dal padre che non perdeva occasione quando si trovava da solo con lei di palpeggiarla nelle zone intime. La donna che si è rivolta a un centro antiviolenza era rappresentata dall'avvocato Sonia Sirizzotti mentre l'imputato era difeso dall'avvocato Mario Cellitti.
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Che fenomeno (mercoledì, 29 gennaio 2020 10:40)
...
donna io (mercoledì, 29 gennaio 2020 13:48)
che figlio di .....