È stato assolto dall'accusa di falso.
Lui è Pietro Alessandrini il capo dell'ufficio tecnico di Supino di 60 anni.
La vicenda che lo ha coinvolto
risale a qualche tempo fa quando il comandante della polizia locale aveva segnalato nei confronti di un cittadino, un abuso edilizio per delle opere murarie effettuate.
Le indagini portate avanti dagli investigatori avevano fatto emergere che a favorire l'illecito era stato proprio l'architetto Alessandrini che aveva redatto una relazione sullo stato dei luoghi non conforme al vero. Secondo le accuse avrebbe omesso di riferire l'aumento della volumetria dell'immobile.
A questo da aggiungere che l'illecito era stato commesso in una zona soggetta a vincolo paesaggistico e quindi il capo dell'ufficio tecnico avrebbe dovuto chiedere il parere alla Sovrintendenza archeologica di Roma.
Questa mattina davanti al Gup l'avvocato Giampiero Vellucci che difendeva l'indagato, ha sostenuto che non c'era stato un aumento della volumetria e che le opere effettuate non erano così rilevanti da imporre un parere della sovrintendenza archeologica di Roma.
A seguito degli elementi portati in aula dal difensore il Gup ha assolto Pietro Alessandrini con la formula per non aver commesso il fatto.
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