Era stato accusato di aver messo in atto un furto all'interno di una vettura.
L'auto si trovava parcheggiata al quartiere scalo di Frosinone.
L.P., un 38enne di Frosinone, per tale accusa, ha scontato un mese di carcere.
Un mese di detenzione ingiusta in quanto si è scoperto in seguito non era stato lui l'autore di quell'azione criminosa. Tant'è che ieri, al termine del processo, il giudice lo ha assolto. L'uomo era difeso dall'avvocato Luigi Tozzi del foro di Frosinone.
La vicenda risale all'ottobre del 2015 quando una donna, che si trovava all'interno della sua auto, si trovò faccia a faccia con un ladro che le aveva trafugato la sua borsa ed un tablet. Subito dopo la denuncia venne incriminato il 38enne frusinate che quel giorno si trovava a pochi passi da dove era avvenuto il fatto.
Ma poi c'è stato un colpo di scena. In caserma si è presentato un ragazzo con parte di quella refurtiva che si è addossato la paternità di quell'azione delittuosa. In quella occasione però era stato denunciato anche lui per concorso in furto.
Ieri in udienza l'avvocato difensore Luigi Tozzi ha smontato punto per punto tutto il castello accusatorio mosso nei confronti del suo assistito. Il giudice alla luce degli elementi portati in aula si è quindi pronunciato per l'assoluzione.
Scrivi commento
Lettore (venerdì, 10 gennaio 2020 08:29)
Complimenti all'avvocato Luigi Tozzi il quale è stato un mio amico da ragazzi e posso affermare che è un avvocato che si "è fatto da solo".
Bravissimo