Le vessazioni, i maltrattamenti, le percosse.
Sono state queste le cause che hanno portato alla morte di Gloria Pompili.
La frusinate di 23 anni è stata rinvenuta cadavere sul ciglio della strada lungo la
Monti Lepini in territorio di Prossedi il 23 agosto del 2017. Nei giorni scorsi i giudici del tribunale della Corte di Assise di Latina hanno depositato le motivazioni della sentenza di condanna a 24 anni nei confronti di Saad Mohamed Mohamed Elesh Salem di 25 anni e dalla compagna, cugina della ragazza, Loide Del Prete di 41 anni.
Il primo a puntare l'indice su di loro è stato il piccolo Gabriele figlio della giovane e sventurata mamma. Era stato proprio lui Ad inchiodare i due imputati dicendo agli investigatori che lo zio Sad aveva dato tante botte alla mamma perché voleva i soldi.
L'unico ad essere assolto nel processo è stato Hady Saad Mohamed, marito di Gloria di 27 anni difeso dall'avvocato Antonio Ceccani.
Tornando alle motivazioni della sentenza i giudici hanno stabilito che Gloria quel giorno era stata percossa con un bastone di legno perché aveva portato a casa un magro guadagno.
I due pretendevano un incasso di 500 euro giornaliere. "Gloria - si legge nelle motivazioni della sentenza - era sottoposta continue vessazioni morali e materiali, la coppia l’aggrediva e la picchiava alla presenza dei figli minori Emanuele e Gabriele tanto da cagionarle continue ecchimosi in varie parti del corpo, tagli sulla testa e lesioni;
utilizzando anche armi quali bastoni per percuoterla; aggredendo fisicamente anche i minori Emanuele e Gabriele (in data 14 ottobre 2016 venivano refertati presso I'Ospedale di Frosinone) che in diverse occasioni (presso I'abitazione di Frosinone via Saragat) "appendevano alla ringhiera del balcone dopo averli collocati in una cassetta di plastica legata alla ringhiera con il filo di un'antenna".
La ragazza viveva in uno stato di completo isolamento.
La cugina ed il compagno le impedivano persino di avere un cellulare.
E se voleva tenere qualche soldo per sé doveva avere rapporti sessuali senza profilattici.
Queste erano le condizioni dettate dal Salem ogni giorno le contava quelli che aveva usato. Gli imputati - scrivono ancora i giudici - nell'accusarsi reciprocamente, hanno confermato che quella sera Gloria è stata picchiata in macchina - con anche l'uso del bastone che, poi, la Del Prete ha gettato tra i rovi - venendo colpita proprio all'altezza della milza, con colpi che l'hanno portata, in modo progressivo, a non riuscire a respirare, a divenire cianotica ed, infine, nell'arco dl poco tempo, a perdere i sensi ed a morire.
Si aggiunge che questa condotta che ha portato alla morte di Gloria non ha origine unicamente in quanto accaduto quella sera in macchina, ma è il risultato del "bestiale" pestaggio del quale la stessa è stata vittima durante tutta la giornata e che ha visto quali carnefici entrambi gli imputati".
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