L’iniziativa è nata dalla proposta di un pendolare.
Una proposta che è subito diventata virale.
Parliamo del book sharing.
Di cosa si tratta? Lo spiega
Antonello che ha lanciato l’idea: “Basta lasciare un libro o sui sedili o sul vano portabagagli scrivendo sulla prima pagina ‘pendolari Roma-Cassino’ e sull’ultima il nome di battesimo, la città di provenienza e la data in cui si è lasciato il libro.
Al termine della lettura da parte di ciascuno il libro deve essere nuovamente lasciato sui treni della tratta perché altri possano leggerlo”. L’idea è stata subito sposata con entusiasmo. La partenza è stata immediata.
L’altro ieri, infatti, uno dei tanti pendolari della tratta ha avuto il piacere di trovare “Una gran voglia di vivere” di Fabio Volo, il primo libro ad aver inaugurato questa piacevole iniziativa. Ieri si è proseguito con “Jane Eyre” di Charlotte Brontë.
Oggi è molto facile imbattersi in angoli, in genere armadietti, scaffali o anche vecchie cabine telefoniche, preposti alla condivisione libera di libri, un modo gioviale, partecipativo e totalmente gratuito per far circolare la cultura ed invitare alla lettura.
E così, dopo aver trovato già terreno fertile negli aeroporti di Linate, Malpensa e Orio al Serio, ora il book sharing approda finalmente anche sui treni ciociari.
Scrivi commento
APOLIDE (venerdì, 06 dicembre 2019 12:55)
Ottima iniziativa. Seminare cultura, non odio!!
... (venerdì, 06 dicembre 2019 13:29)
l'idea, in verità, è vecchia.
all'estero, soprattutto in Europa, è una prassi consolidata da diversi anni, è facile trovare nei parchi pubblici o all'interno dei pub degli "angoletti" dove prendere o lasciare qualche libro.
noi, come spesso accade, arriviamo sempre in ritardo.
idea vecchia, ma comunque positiva, bravo!
Ops (domenica, 08 dicembre 2019 00:45)
Better late than never enjoy 'gents