Colpito da divieto di avvicinamento.
Trovato dai carabinieri nei pressi dell'abitazione della ex convivente.
Arrestato.
Lui è un operaio di 54 anni residente a Pofi.
L'uomo è finito in carcere a seguito dei continui maltrattamenti nei confronti della convivente mamma di una bambina di 5 anni. I fatti risalgono a gennaio del 2019 quando nel corso di una lite per motivi di gelosia l'uomo le aveva sferrato sul volto un cazzotto fratturandole il naso.
Una scena violenta a cui aveva assistito anche la piccina. Ma quella era stato soltanto una delle tante aggressioni fisiche subite dalla donna.
In un'altra occasione la signora per evitare le botte si era infilata nell'abitacolo della macchina insieme alla bimba ma l'uomo con un cazzotto era riuscito a rompere il vetro e a tirarla fuori ammazzandola di botte.
E poi c'era stata la volta in cui l'aveva costretta a sottostare a rapporti sessuali e, per evitare che potesse fuggire, l'aveva chiusa a chiave in camera. La donna però era riuscita a scappare dalla finestra. Soltanto allora aveva preso coraggio ed aveva denunciato le violenze subite.
A seguito di tali fatti l'uomo era stato colpito da divieto di avvicinamento. Ma avendo trasgredito a tale disposizione nei giorni scorsi è scattato l'arresto. L'operaio è difeso dagli avvocati e Rosario Grieco e Liliana Imola.
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