Si è avvalso della facoltà di non rispondere Antonio De Santis.
L'imprenditore 60enne di Castro dei Volsci è stato interrogato nella giornata di ieri dal magistrato inquirente.
Anche la moglie che è stata raggiunta da una misura
interdittiva (le è stato vietato l'esercizio di impresa) ha preferito fare scena muta Entrambi erano difesi dall'avvocato Gianpiero Vellucci.
La vicenda come si ricorderà risale a una decina di mesi fa quando un dipendente dell'ente Poste di Frosinone aveva notato che su due conti correnti c'era stata una movimentazione di Ben due milioni di euro.
Da lì era scattata la segnalazione all'ufficio antiriciclaggio che aveva poi fatto scattare l'inchiesta. L'operazione waterfall così è stata denominata, è stata portata avanti dalla squadra mobile, polizia Postale e Guardia di Finanza.
Sei le persone che sono state arrestate. Tra queste Antonio De Santis ed il figlio Graziano. Il padre ha beneficiato degli arresti domiciliari mentre il figlio si trova ancora in carcere ed è in attesa che venga fissata l'udienza per discutere della sua scarcerazione.
Altre otto persone sono state invece iscritte sul registro degli indagati perché accusate di favorire l'organizzazione facendo in modo che il denaro da ripulire transitasse sui loro conti correnti. Per questo tipo di operazione percepivano il 10% della somma depositata.
Si tratta di persone poco abbienti che avrebbero deciso di avere questo comportamento illecito soltanto perché c'era la possibilità di guadagnare un poco di soldi.
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