Omicidio Stradale. Ai Domiciliari

Francesco Scarsella sconterà la sua pena ai domiciliari.

 

Il 35enne di Alatri è stato condannato per omicidio stradale.

 

Lo ha deciso la Corte di Appello di Roma che ha confermato la condanna a cinque anni. 

La vicenda  che ha portato all'arresto di Scarsella  risale al  15 ottobre dello scorso anno quando al km 71 della Casilina in territorio di Ferentino, a bordo della sua  Smart  travolse una moto Suzuki sulla quale si trovavano Giancarlo Marrandino di Aversa  43 anni e  la moglie Rosaria trentottenne di Sant'Antimo.

 

I due coniugi morirono a distanza di pochi minuti uno dall'altro. A seguito di quel terribile incidente stradale l'uomo venne arrestato. Successivamente aveva beneficiato dei domiciliari. Ieri in corte d'Appello, il pubblico ministero aveva chiesto nove anni e il ripristino della custodia cautelare in carcere.

 

Ma i giudici hanno rigettato tale richiesta disponendo che l'uomo continui ad espiare la sua pena ai domiciliari. Scarsella, che era difeso dall'avvocato Tony Ceccarelli, era stato condannato in primo grado a cinque anni di reclusione. Avendone già scontati due dovrà trascorrere ai domiciliari altri tre anni. 

Scrivi commento

Commenti: 6
  • #1

    Il giusto (venerdì, 13 settembre 2019 11:05)

    ... fatemi capire: due vite, valgono solo cinque anni, per lo più, ai domiciliari - tra un po, chi ammazza la gente verrà premiato...

  • #2

    Incredibile (venerdì, 13 settembre 2019 13:09)

    Alla notizia deve essere aggiunto il fatto che Scarsella guidava complimente strafatto

  • #3

    Forse... (venerdì, 13 settembre 2019 13:15)

    non doveva proprio essere lì perché senza patente?

  • #4

    Francesco (venerdì, 13 settembre 2019 13:19)

    Sono io Francesco ma perché parlate tutti senza sapere si ho fatto i reati e quindi ma non vuol dire che allora sono andato ad uccidere sono loro che sono venuti ad impattare contro la mia auto e Pultroppo ho precedenti e dovevo pagare ecco la legge italiana se ero colpevole credetemi me ne facevo pure 20 di anni ma ingiustamente non si può a me dispiace x le persone morte e x la famiglia ma x l'opinione pubblica è così uno deve pagare e se ero morto io al posto loro era tutto diverso delinquente a vita che ci fa uno di meno invece così pago io e apposto comunque se volete sapere non ero ne ubriaco ne drogato andavo a 60 km orari e loro anno invaso la mia corsia punto

  • #5

    Scusa ma... (venerdì, 13 settembre 2019 15:15)

    avevi la patente?

  • #6

    Scusa ma... (venerdì, 13 settembre 2019 16:07)

    avevi la patente?