Capirchio. 30 anni all'Omicida

È stato riconosciuto colpevole di omicidio.

 

Il giudice lo ha condannato a 30 anni di reclusione.

 

Lui è il 58enne Michele Cialei di Vallecorsa.

 

La sua vittima Armando Capirchio, allevatore di 59 anni.

Quest’ultimo il 24 marzo del 2017 è sparito improvvisamente. Il corpo venne ritrovato cinque mesi dopo in un dirupo profondo 7 metri in località Ambrifi in territorio di Leonola. Il cadavere era stato fatto a pezzi e chiuso in due buste di plastica (foto sotto).

Nel frattempo i carabinieri che stavano seguendo le indagini fecero scattare l'arresto per Michele Cialei il quale più volte era stato visto litigare con l’allevatore.

 

L’uomo però si era sempre avvalso della facoltà di non rispondere. La confessione è arrivata soltanto dopo un anno di detenzione in carcere.

 

Dagli elementi raccolti dagli investigatori sembra che il movente sia scaturito dalle ripetute liti tra i due a causa dello sconfinamento del bestiame. Il giorno in cui Capirchio era stato ucciso, aveva discusso animatamente con l'allevatore. Ma la discussione era poi degenerata.

 

Cialei avrebbe ucciso Capirchio sparandogli prima con il fucile e poi lo ha finito a colpi di pietra. Il figlio Lorenzo lo avrebbe poi aiutato ad occultare il cadavere. Il giudice lo ha ritenuto colpevole di occultamento. Per lui due anni e sei mesi, pena sospesa. Poiché incensurato non andrà in carcere.

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Commenti: 1
  • #1

    La giustizia? Che parola strana (giovedì, 25 luglio 2019 09:24)

    Vorrei sapere come fa l'avvocato di parte civile a dire che è una sentenza giusta.... si vergogni piuttosto. Che si metta pure nei panni dei familiari. Fra pochi anni avrà settant'anni e se ne andrà a casa come se nulla fosse successo per non parlare del figlio che ha occultato il cadavere fatto a pezzi e non ha parlato, vergogna per tutti ..... per la legge e per chi la amministra. Spero solo che il pm faccia qualcosa lui che può. Non mollate e date una speranza ai familiari.