Accessori e capi di vestiario con i distintivi delle Forze di Polizia.
Non solo, la stamperia illegale produceva anche segni distintivi di vari ministeri e di case automobilistiche oltre che dell’Aeronautica Militare, della Marina militare e dell’esercito.
Marchi commerciali contraffatti. Grazie al monitoraggio del web, la guardia di finanza ha individuato su una piattaforma di e-commerce, un utente che, con il proprio profilo, commercializzava tali articoli.
I finanzieri sono andati quindi a perquisire l’abitazione nel Comune di Fumone.
La casa era intestata al titolare della ditta che operava nel settore della “conduzione campagne marketing e altri servizi pubblicitari”. All’interno un vero e proprio laboratorio.
Sequestrati 2.486 stickers ed adesivi riproducenti segni distintivi delle Forze Armate e di Polizia nonché la strumentazione usata dall’indagato per la produzione degli accessori.
Al termine, il responsabile è stato denunciato per i reati di contraffazione marchi e distintivi delle Forze Armate e di Polizia, in violazione degli artt. 73 e 497 ter codice penale.
Sequestrata anche una carta prepagata, destinata all’accredito del corrispettivo inerente la vendita della merce.
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