Non c’è contaminazione ambientale.
È il responso che arriva dall’università Tor Vergata di Roma.
Proprio qui sono stati portati i campioni prelevati dalla zona interessata dall’incendio della Mecoris di Frosinone.
Dall’esame dei campioni sarebbe tutto secondo la norma, ossia non c’è presenza di contaminazione.
Si tratta di campioni fatti a distanza di dieci giorni dall’evento. I punti di monitoraggio sono stati concordati tra l’amministrazione comunale, coadiuvata dall’Associazione Medici di famiglia per l’Ambiente di Frosinone, e i tecnici universitari di Roma.
Alla fine dall’università scrivono che “non si evidenzia una condizione di contaminazione ambientale degli inquinanti ricercati” sui terreni oggetto di esami.
Il Servizio di Prevenzione e Protezione dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, si è preoccupato di ricercare inquinanti pericolosi come Diossine e Furani (PCDD-PCDF). Ed i risultati non sarebbero preoccupanti, anzi.
Ovviamente il monitoraggio riguarda i terreni. Per l’aria invece i risultati saranno resi noti e consegnati dalla stessa Università all’amministrazione comunale di Frosinone tra circa una settimana.
Le verifiche condotte dai vari enti ed istituti, ivi compresa l’Arpa, quindi, hanno confermato l’assenza di elementi di criticità e ricondotto il tutto all’interno di parametri di assoluta normalità.
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1 (domenica, 14 luglio 2019 19:57)
Notizia buona.
Frosolonese (lunedì, 15 luglio 2019 14:40)
Come mai non si pubblicano questi risultati li vorremmo vedere. Sono molto scettica come può essere che quello che si è bruciato non abbia prodotto contaminazione nel terreno e nelle acque. Cosa che già da tempo si parlava della zona aeroporto inquinata.
Ciociaro (mercoledì, 17 luglio 2019 04:40)
Non ci testa che |andare a vivere altro e x I nostri figli