Morganti. Il Giorno della Difesa

Michel Fortuna di aver determinato la morte di Emanuele Morganti il ventenne di Tecchiena massacrato di botte davanti al pub Mirò di Alatri il 24 marzo del 2017. Il legale ha sostenuto che una grossa responsabilità in tutta questa vicenda va addebitata ai buttafuori.

Numerosi i testimoni che li avrebbero visti colpire Emanuele con dei manganelli. Per quanto riguarda la posizione del suo assistito il legale ha tenuto a sottolineare che Franco Castagnacci non è una persona violenta e che quella sera era stato tirato in ballo soltanto perché portava una maglietta bianca. L

o stesso colore della maglia indossata da Michel Fortuna accusato di aver sferrato il colpo mortale allo sventurato ragazzo.

Per quanto riguarda gli avvocati Angelo Bucci e Massimo Carbone che difendono Mario Castagnacci, entrambi hanno chiesto la riqualificazione del reato da omicidio volontario in rissa aggravata. In subordine l'omicidio preterintenzionale.

I difensori hanno sostenuto che dall'autopsia non risulterebbero lesioni compatibili con l'aggressione fisica messa in atto dai quattro imputati. A determinare la morte di Emanuele sarebbe stata la caduta sul montante di un'auto.

E seppure qualcuno aveva sferrato un pugno che l'aveva fatto sbattere contro la vettura, non vi è alcuna certezza che ci fosse l'intenzione di uccidere il giovane. Domani mattina l'avvocato Carbone terminerà la sua arringa difensiva.

Poi sarà la volta degli avvocati Bruno Giosuè Naso e Cristhian Alviani che rappresentano Michel Fortuna l'unico per il quale è stato chiesto l'ergastolo. Per tutti gli altri le condanne vanno dai 28 ai 24 anni.