Corruzione e turbativa d'asta.
Sono questi i reati che hanno portato alla sbarra A. C. un imprenditore di 43 anni di Veroli.
L'uomo dovrà comparire in udienza il prossimo
dicembre. I fatti risalgono a qualche tempo fa quando proprio l'imprenditore denunciò in procura un giro di tangenti e mazzette in cambio di appalti pilotati per la pubblica illuminazione a Monte San Giovanni e a Castro.
A seguito di queste dichiarazioni la magistratura avviò l'inchiesta. Le indagini portarono ad una vera e propria tangentopoli che orbitava attorno alla pubblica illuminazione. L'imprenditore però da parte offesa era finito tra gli indagati ed era stato accusato di corruzione e turbativa d’asta.
Secondo la procura l'uomo avrebbe offerto a vari Comuni la trasformazione dell’impianto di illuminazione a Led, compresa la manutenzione, ed il pagamento delle bollette. Proprio grazie al led però le bollette si erano quasi dimezzate.
Per cui il Comune continuava a versare all’imprenditore il denaro per il pagamento della bolletta Enel così come nella tariffa precedente. Il tutto a favore del 43enne che secondo la procura in questo modo avrebbe intascato copiose somme di denaro in modo fraudolento.
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^^^ (lunedì, 08 luglio 2019 11:10)
Prima gli italiani!