Fate attenzione quando transitate in zona Asi a Frosinone.
Se siete in auto e doveste fermarvi, perché vi arriva una telefonata importante o perché vi sentite male, prima verificate se nella piazzola di sosta non vi sia una ragazza dedita al meretricio.
Si, perché potreste incorrere in una multa che va dai 25 ai 500 euro. È vietato anche chiedere informazioni per cui munitevi di un buon navigatore. Le multe sono previste dall’ordinanza del sindaco di Frosinone volta a contrastare il fenomeno della prostituzione.
Come si legge nel documento è vietato anche "eseguire manovre pericolose di intralcio alla circolazione stradale per motivi diversi rispetto all'entrata o all'uscita, al carico e allo scarico di merci". Bisogna salvaguardare la “pubblica incolumità”, la “sicurezza urbana”, e persino il “pericolo causato dai comportamenti connessi alla prostituzione nella zona Asi”.
Tali comportamenti possono offendere, inoltre, “la pubblica decenza anche per le modalità con cui si manifestano, turbando gravemente il libero utilizzo degli spazi pubblici o la fruizione cui sono destinati, oltre a rappresentare un elemento di pericolosità”.
Il provvedimento in realtà era già in vigore. Si tratta solo di una proroga, fino al 30 settembre 2019. L’ordinanza poi non riguarda solo i clienti ma anche le prostitute. È vietato infatti anche “porre in essere comportamenti equivoci o anche allusivi” finalizzati ad offrire prestazioni sessuali a pagamento.
Quindi anche se non siete una prostituta ma salutate qualcuno nella zona Asi cercate di non essere allusivi.
Attenzione anche a come vestite. L’abbigliamento infatti non deve essere “indecoroso" o mostrare "nudità”.
Non dovete neppure ingenerare la convinzione (da parte di chi?) che voi stiate esercitando la prostituzione.
Ma chi, in effetti, decide se l’abbigliamento è indecoroso o se state salutando qualcuno in modo allusivo? Le forze di polizia ovviamente. Sono loro che sono deputate a far rispettare l’ordinanza. Un’ordinanza che è stata presa anche dai sindaci di Ferentino, Supino, Morolo e Patrica.
Un’ordinanza che vige da oltre un anno ma che non sembra aver generato gli effetti sperati. Le “donnine” continuano ad esercitare il mestiere più antico del mondo con l’abbigliamento che preferiscono.
Scrivi commento
mario (giovedì, 13 giugno 2019 14:30)
Se togliessero il denaro contante da mezzo, scomparirebbe in un solo colpo droga, evasione fiscale, prostituzione, corruzione, tangenti ecc...
... (giovedì, 13 giugno 2019 14:34)
i "bravi cittadini" troverebbero comunque il mondo di pagare una prostituta, magari facendo un baratto.
Simona (giovedì, 13 giugno 2019 16:04)
Con la carta puoi pagare e ottenere tutto allo stesso modo... Il problema è lo stato
X mario (giovedì, 13 giugno 2019 17:44)
E allora potremmo anche indossare tutti un guinzaglio ed andare a dormire in carcere la sera.
Ma statti zitto che fai più bella figura
Xxx (venerdì, 14 giugno 2019 01:46)
Case chiuse... Fatture... Visite sanitarie... Prostitute via dalle strade con tasse pagate. Meno giro di denaro per la malavita e situazione più sotto controllo.... Ma davvero fa comodo sistemare la cosa? Si vede che va bene così per tutti...
€€€ (venerdì, 14 giugno 2019 11:06)
Apertura case chiuse, più introiti per lo stato e meno schifo in giro
ASC (venerdì, 14 giugno 2019 12:59)
Riaprite le case case di tolleranza...
Marco (venerdì, 14 giugno 2019 15:10)
... è evidente che non avete compreso il messaggio provocatorio di Mario...
e comunque non è che con la carta puoi comprare la droga o le armi di contrabbando né pagare una tangente da 50 mila euro a un politico... il problema è del cittadino che si serve di certi servizi... non dello Stato, d'altronde l'ordinanza è stata fatta, ma evidentemente molti hanno bisogno del cane da guardia che gli impedisca di fare certe cose...
Infine sembra che a qualcuno più che un guinzaglio, gli serva una museruola...
Meditate gente, meditate...