Traffico illecito di rifiuti.
Tre arresti, 2 sequestri e 14 perquisizioni nelle province di Frosinone e Roma.
Questi i primi risultati della lunga indagine portata avanti dai carabinieri forestali.
I militari hanno eseguito
anche il sequestro preventivo della società, di quote della stessa, nonché il sequestro del centro di trasferenza di Piglio e gestito dalla TAC ECOLOGICA.
Infine sono state perquisite le abitazioni di tecnici dei comuni di Piglio, Sgurgola, Collepardo, Filettino, Fumone, Cave e Roiate, che hanno conferito i rifiuti presso detto centro di trasferenza, tutti indagati per gestione illecita di rifiuti.Tre gli arrestati.
In carcere è finito CORATTI Alfredo, mentre agli arresti domiciliari CORATTI Santa, sorella di CORATTI Alfredo, e PARTIGIANONI Francesco un loro collaboratore. Il reato, come detto, è quello di traffico illecito di rifiuti. I fatti contestati risalgono al 2016 – 2018.
La TAC ECOLOGICA, che gestisce un impianto di trasferenza1 e il servizio di raccolta rifiuti urbani presso diversi Comuni, operava in totale difformità rispetto a quanto autorizzato.
In particolare nell’impianto principale e nei vari siti comunali gestiti dalla predetta Società sono state rilevate ripetute violazioni:
a) sulla tipologia di rifiuti in entrata e per i quali la Società era priva di autorizzazione;
b) relative alla gestione dei quantitativi di rifiuti in totale difformità rispetto alle prescrizioni contenute nel provvedimento di autorizzazione, con superamento dei limiti giornalieri consentiti, e con obblighi mai adempiuti;
c) relative alla gestione in totale difformità rispetto alle procedure di recupero e smaltimento per le quali la Società era stata autorizzata;
d) sulla miscelazione di rifiuti non miscelabili (rifiuti speciali ed urbani);
e) sul mancato rispetto delle prescrizioni a tutela dell’ambiente (percolato non raccolto, ecc…);
f) sulla normativa in materia di emissioni in atmosfera.
I Carabinieri hanno accertato come l’intera attività della società era improntata alla violazione della normativa ambientale, ed i rappresentanti della stessa più volte hanno cercato di evitare i controlli della P.G. operante.
Un apporto determinante alle attività ritenute illecite è stato fornito dai funzionari comunali, che hanno consentito lo smaltimento dei rifiuti urbani dei Comuni nei quali la società effettuava la raccolta, in violazione delle prescrizioni autorizzative e per operazioni non ricomprese nell’ambito autorizzativo dell’impianto.
Lo stesso centro di trasferenza nel Comune di Piglio, gestito dalla TAC ECOLOGICA, presentava numerose criticità, tali da configurare un pericolo reale e concreto per l’ambiente.
Per tali motivi non solo il centro di trasferenza ma anche l’intera società amministrata dal CORATTI Alfredo sono stati posti sotto sequestro.
Per evitare disagi nella raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani dei Comuni, la TAC ECOLOGICA è stata affidata ad un amministratore giudiziario nominato dal GIP di Roma, che ne curerà l’ordinaria amministrazione, consentendo la continuità dell’attività nel rispetto della normativa ambientale.
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. (mercoledì, 12 giugno 2019 15:42)
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