Urne chiuse. Su 39 comuni al voto, 38 hanno già un sindaco. Solo a Cassino ci sarà bisogno di un turno di ballottaggio.
Dopo un testa a testa tra Abbruzzese, Salera e Petrarcone l’hanno spuntata i primi due.
Chi vincerà?
Ne sapremo di più al prossimo turno. Intanto Abbruzzese ha già lanciato l’amo allo “sconfitto” Petrarcone per un’alleanza strategica. Proprio il leader di Forza Italia è stata l’anima di questa tornata elettorale. Ad Abbruzzese va infatti ascritta la ricomposizione del centro destra che dopo l’uscita di scena del “sindaco commercialista” D’Alessandro, si era diviso in mille rivoli.
Negli altri comuni quasi tutti riconfermati i sindaci uscenti.
E, se non potevano più essere eletti si sono fatti sostituire da persone di fiducia, così al governo restano sempre loro, in barba alla legge sui due mandati.
In Italia, si sa, “fatta la legge trovato l’inganno”.
Così pure per quella norma che vuole la presenza alle urne del 50% degli aventi diritto al voto nel caso di unico candidato. Lui, l’unico candidato, prepara la sua lista e pure quella dell’opposizione. Se vanno a votare in dieci le elezioni sono valide comunque. La logica del belpaese è questa.
In ogni caso è stata riconfermata anche la logica delle due elezioni, europee ed amministrative, che seguono appunto “logiche” diverse.
Se nel primo caso la lega sfonda in tutti i comuni con percentuali altissime (Frosinone 43%), nelle amministrative il dato cambia.
Gli elettori conoscono personalmente i propri candidati e li votano a prescindere dall’appartenenza politica. Da sottolineare la maggioranza bulgara che a Colfelice ha scelto di nuovo Donfrancesco: oltre il 96%. Ad Arce Luigi Germani è, di fatto, una riconferma ed un tributo ai 40 anni di amministrazione.
Ottimo il risultato ottenuto anche a Veroli dal sindaco Uscente Simone Cretaro (in foto) che vince nonostante la forte presenza dei vertici leghisti in campagna elettorale.
Fermare l’onda leghista arrivata in città con il suo massimo esponente non è stata cosa da poco. Ma come dicevamo la differenza l’hanno fatta i cittadini che hanno votato per conoscenza e non per partito, a differenza delle elezioni europee.
Stesso risultato a Ceprano. Il sindaco poliziotto (in foto: Marco Galli) è stato riconfermato. Una novità per la cittadina.
Altrove invece le riconferme non sono una novità. Ce ne sono tantissime: Paliano, Vico nel Lazio, Piglio, Acuto…
Nel feudo di Isola Liri il castello a fianco alla cascata (leggi: il comune) è passato da padre in figlio: Massimiliano Quadrini prende il posto di papà Vincenzo. Beh, che dire… Auguri a tutti, vecchi e nuovi sindaci.
E agli elettori/cittadini? La croce l’avete messa voi, adesso vi toccherà anche portarla.
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