Cornuto e Mazziato

un ascensorista di Torrice di 40 anni. A causa di quel pestaggio era stato ricoverato presso il policlinico Umberto I di Roma dove era rimasto in prognosi riservata per oltre 40 giorni. Nella giornata di ieri il pubblico ministero ha chiesto il rinvio a giudizio nei confronti dell'operaio che deve rispondere di lesioni personali gravissime.

 Ancora oggi l'ascensorista porta i segni di quell'aggressione. L'udienza preliminare si terrà il prossimo 5 luglio. I fatti risalgono al settembre del 2017 quando il marito della concubina si trovava in un bar a fare colazione. Nulla di male se non fosse stato che quel locale si trovava a cinquanta chilometri da casa e che nel parcheggio antistante aveva notato la macchina della moglie.

Insospettito aveva iniziato a guardare nei negozi vicini. Poi si era ricordato che proprio nel bar c'era una saletta privé dove ci si poteva appartare senza essere notati. Quello che prima era stato soltanto un sospetto si è trasformato in certezza quando aveva visto la moglie e l'amante seduti ad un tavolo intenti ad amoreggiare.

La reazione dell'uomo era stata violenta: aveva prima cominciato a colpire la moglie schiaffeggiandola più volte, poi aveva cercato di prendere a pugni l'amante. Ma nella colluttazione ad avere la peggio era stato proprio lui.

L'amante della moglie infatti munito di bloccasterzo (si tratta di un tubo di metallo molto pesante) aveva cominciato a colpire il 40enne alla testa fino a lasciarlo per terra esanime. Il resto è cronaca.

L’udienza preliminare è stata fissata per il prossimo 5 luglio. L’imputato sarà difeso dagli avvocati Rosario Grieco e Giulia Giacinti.