Violenza sessuale nei confronti di una bambina di 4 anni, il patrigno finisce sotto processo.
I fatti si riferiscono a qualche anno fa quando la bambina, figlia di genitori separati era andata a trascorrere le vacanze natalizie con il padre.
E proprio in quell'occasione il genitore aveva notato che la bambina si rifiutava di essere abbracciata e baciata. A questo da aggiungere che la figlioletta da sempre allegra e serena si era chiusa in se stessa evitando il contatto con il mondo degli adulti.
Il padre insospettito da quel comportamento aveva iniziato a farla parlare dicendole che se aveva qualche problema al papà poteva dire tutto perché lui l'avrebbe sempre protetta. Piano piano la piccina aveva cominciato a sciogliersi fino a raccontare al genitore di quei strani "giochi" che le faceva fare il nuovo marito di mamma.
Giochi che non voleva fare, ma l'uomo la costringeva minacciando di picchiarla e dicendole che si sarebbe trovato un'altra bambina. Il padre inorridito da quelle parole si era rivolto all'avvocato Mario Cellitti che aveva fatto scattare la denuncia.
Le indagini avviate in tal senso hanno portato il patrigno, un commerciante di 35 anni alla sbarra. Ieri in udienza il padre si è costituito parte civile e tramite il legale Cellitti ha chiesto 300 mila euro di risarcimento danni, Prossima udienza l'8 ottobre 2019.
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Pi (giovedì, 02 maggio 2019 01:14)
Bisogna chiedere la forca per quel tipo di animali
mario (giovedì, 02 maggio 2019 09:00)
Dieci anni di pena con superdotati che ogni giorno ti fanno strani "giochi"