Pazienti "raccomandati" al pronto soccorso di Frosinone.
E' quanto sarebbe emerso dalle indagini delle procura che ha aperto un'inchiesta a seguito dell'esposto di un privato cittadino.
L'utente aveva segnalato il
malfunzionamento di questo servizio. Numerosi i cittadini costretti a file estenuanti. Ma non per tutti funzionava così: altri infatti trovavano subito "le porte aperte" pur non essendo in codice rosso.
La vicenda risale agli anni 2013-14, quando gli uomini del nucleo antisofisticazioni di Latina fecero scattare un blitz all'interno del nosocomio frusinate. Nel corso di questi accertamenti i Nas avevano riscontrato delle anomalie circa gli accessi di numerosi pazienti.
Da qui l'avvio dell'inchiesta che si è conclusa proprio nei giorni scorsi con il rinvio a giudizio di quattro medici, un ortopedico e tre cardiologi. Le accuse nei loro confronti vanno dalla truffa, all'induzione indebita, al falso ideologico ed abuso di ufficio.
Soltanto tre che avevano richiesto il rito abbreviato sono stati assolti. Per tutti gli altri i medici che erano stati indagati è stato disposto il non luogo a procedere.
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Pi (venerdì, 19 aprile 2019 05:29)
Ci sono voluti 5 anni , povera Italia
è finita (sabato, 20 aprile 2019 14:21)
E ce ne vorranno altri 20 per chiudere il caso!
Evviva gli avvocati di Frosinone ed il nostro sistema giudiziario italiano!
Facciamo tutti i delinquenti, ormai oggi conviene.