“Me ne vado con un pizzico di nostalgia”.
Così il commiato del questore di Frosinone che oggi va via.
Da domani sarà a dirigere la questura di Latina.
“Mi augurio di ritrovare una
squadra altrettanto in gamba di quella che lascio ed una comunità altrettanto accogliente come quella di Frosinone”. È visibilmente emozionata. Quando le chiediamo quale la particolarità criminale della provincia di Frosinone non ha dubbi: “La droga. Un fenomeno in crescita e sempre più preoccupante.
Non tanto dal punto di vista dello spaccio, che siamo riusciti in parte ad arginare, ma del consumo. Troppi clienti fanno crescere l’offerta e portano sul territorio criminalità organizzata ed il fiorire di microcriminalità”. In effetti sono in aumento i fenomeni di piccole rapine o scippi.
Proprio perché chi necessita di una dose si improvvisa ladro, scippatore o rapinatore. Il fenomeno, come dicevamo, è in aumento e non si può affrontare solo con la repressione. Ma cosa ha fatto la questura di Frosinone per cercare di arginarlo?
“Abbiamo lavorato su tre fronti. – Ci dice la dottoressa Rosaria Amato - Tre direttrici. L’attività di prevenzione con la presenza continuativa su quelle che abbiamo individuato come piazze di spaccio. La zona della stazione di Frosinone per esempio, dove siamo riusciti ad arginare il fenomeno con una presenza continuativa. Servizi con unità cinofile quasi quotidiani.
In secondo luogo, abbiamo potenziato l’attività investigativa. Lo dimostrano le indagini ed i risultati delle operazioni su via Bellini a Frosinone, ma anche sul cassinate e nella zona del sorano.
Il terzo fronte, ma non meno importante, è quello dell’aspetto culturale. Siamo stati in moltissimi istituti scolastici per portare avanti la cultura della legalità. Decine i convegni e gli incontri con gli studenti della provincia di Frosinone".
Alla dottoressa Amato tanti auguri di buon lavoro da tutta la redazione di Frosinone Web.
Scrivi commento
è finita (giovedì, 25 aprile 2019 20:48)
Se ne va con un pizzico di nostalgia...
Sto piangendo!