Il vecchio padiglione del carcere di Cassino è stato dichiarato inagibile.
Ben 100 detenuti sono stati trasferiti in altri carceri della Regione.
È quanto accaduto a seguito del controllo dei Vigili del Fuoco.
L’intervento dei vigili si era reso necessario per verificare la staticità dell’area dopo il rinvenimento di alcune crepe nei muri.
Il degrado della struttura era stato denunciato da tempo anche dalle organizzazioni sindacali della polizia penitenziaria: “condizioni di precarietà e inadeguatezza in numerosi settori, passando dalla Portineria centrale, al Settore colloqui, alla Rotonda, alla Sala polivalente, per finire alla Terza e Quarta Sezione detentiva”.
A scrivere Massimo Costantino della Fns Cisl che evidenzia “ambienti malsani, insalubri con evidenti segni di muffa e umidità causate dalla vecchiaia e dalla mancanza di manutenzione. Urge pertanto una ristrutturazione completa con adeguamento".
Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente di Assotutela, Michel Emi Maritato: ““Il cedimento strutturale di una parte del carcere di Cassino è un fatto grave e allarmante.
È inammissibile che, superata ampiamente la soglia del Duemila, esistano ancora edifici di proprietà pubblica aperti al pubblico servizio ma pericolanti e bisognosi di interventi straordinari.
Siamo contenti che non ci siano scappati morti o feriti e che i vigili del fuoco abbiano disposto l’inagibilità e l’interdizione dei locali”.
Maritato ha annunciato che presenterà un “esposto querela presso la Procura della Repubblica al fine di accertare le cause del cedimento strutturale al carcere ciociaro”.
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